Home | Dialogo | Approfondimenti 

L'ultima beatitudine

Il pensiero della morte non è affatto estraneo al bambino, anche piccolo: egli lo rimugina tra sé, ne è spaventato, ma anche misteriosamente affascinato. Le ricerche pionieristiche del prof. Vianello, della nostra Università di Padova, hanno messo in luce quanto la cosidetta “epoca d'oro” dell'infante non esista e come, già a 2-3-4 anni, egli abbia una certa consapevolezza della perdita e ne sperimenti una forma d'ansia, pur non avendo ancora maturato le basi cognitive. Purtroppo l'ambiguità del mondo adulto nei confronti della morte, mette a rischio la possibilità di una “educazione primaria alla morte” - fin da bambini - e di una sua significazione. La famiglia e la scuola hanno il compito fondamentale di insegnare che il dolore esiste: “...se non mettiamo nella nostra componente pedagogica di genitori e di educatori anche il rispetto (non l'accettazione, ma il rispetto) del dolore, educhiamo una generazione incapace di sopportare qualsiasi tipo di sofferenza, così come in passato si rifiutava qualsiasi tipo di diversità” (Giovanni Bollea). I tentativi di dominare la morte con il suo pensiero magico o con i suoi desideri di onnipotenza, rivelano quanto confuso e vulnerabile sia il bambino di fronte alla morte, specie quando colpisce qualcuno a lui caro. Occorre che egli venga accompagnato da adulti significativi in un graduale cammino di educazione alla vita e alla morte, come parte sostanziale di essa, per aiutarlo a prendere coscienza della finitudine umana, della perdita, del distacco, della trasformazione, con modalità adeguate all'età ed alla sua fase di sviluppo emotivo e cognitivo. Questo per evitare la rimozione del lato oscuro dell'esistenza, al fine di vivere la vita, in ogni sua manifestazione, sorretto dalla fiducia di non essere solo, dalla convinzione che valga la pena vivere e dalla speranza che tutto abbia un senso, seppure misterioso. Forse non tutti sanno che, proprio nella nostra città, è da alcuni anni attivo un percorso specifico di formazione su questo tema, il cui obiettivo è proprio preparare, con adeguate competenze di “intelligenza emotiva”, delle persone in grado di effettuare, in diversi contesti di comunità, una salutare educazione alla morte, oltre che aiutare nei processi di elaborazione del lutto. Si tratta del Master Universitario in “Death studies & The end of life”, che io stessa sto frequentando. Ritengo importante, man mano il bambino cresce, fornire anche delle euristiche sul tema del “dopo morte”, pur se ci mancano le categorie per definirlo. Una delle paure più ancestrali dell'essere umano, infatti, è quella dell'annientamento, quella di “finire nel nulla”; insieme vi è un anelito alla trascendenza che è prelinguistica e quindi originaria rispetto a qualsiasi rappresentazione e regola culturale. Lasciando spazio alla creatività dei ragazzi, sarà importante, a mio avviso, indicare un orizzonte di luce, di speranza, nuove aperture che non siano quelle basate sulla certezza che l'unica verità sia la totale contingenza dell'essere. Certo ci mancano le categorie per designare il mistero, ma potremmo usare quelle più ampie ed universali – come speranza, sorpresa, mistero, luce, felicità, Dio (che è tutto questo, sostiene S. Agostino). La morte, dunque, non solo come fine della vita, ma come punto panoramico, da cui ammirare e discernere meglio; la morte come compimento; la morte come Altro e Oltre: perchè di fatto, in primis, è un andare oltre la contingenza e l'esperienza sensibile; perchè origine e mèta della nostra vita non dipendono da noi; infine perchè accediamo alla speranza – che diviene un'esperienza – che non tutto si compie qui ed ora nella nostra vita. Un'educazione al limite non come muro invalicabile (ferita narcisistica), ma come guida verso un approdo. E chissà che ciò che sembra detestabile ed inaccettabile – la morte appunto – possa divenire addirittura l'ultima beatitudine donataci.

 Letture consigliate:

  • La domanda che vola – F.Campione (EDB 2012)

  • Destinati alla beatitudine – G. Canobbio (Vita e Pensiero 2012)

 Monica Cornali

 

Articolo "La difesa del popolo"


Calendario appuntamenti

Ultime notizie

»28 feb 2019
Attività di Villa San Carlo
da venerdì 1 a domenica 10 marzo 2019

»28 feb 2019
Newsletter - Marzo 2019

»23 lug 2018
Incontri di preghiera stile Taizé
Aperto a tutti

Archivio

»December 2014(1)

»May 2014(1)

Siti consigliati

Scopri i siti consigliati