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Santo Natale 2016


Un augurio

Natale, non Ti si può resistere.

Forse Ti dovremmo ignorare, per quanta dispersione, anche in questi giorni,

ci sta ingombrando il cuore.

Tutto preme: una fatica improba per non dimenticare qualcuno.

Un regalino ci vuole. Se no, come Ti presenti?

E poi devi tendere una guancia. Da quando mai un bacio può far male?

La fatica è però fargli dire un po’ di cuore.

Ed un sorriso lo devi pur presentare.

Sciacallaggio di buoni sentimenti. Almeno a Natale bisogna recitare.

E che abbuffate! Se no cosa sarebbe mai Natale?

E si amplifica quello che ogni giorno rischia la farsa indispensabile della vita.

E forse anche il grido soffocato di tanti, troppi bisogni, di innumerevoli insoddisfazioni.

Come robottini ci siamo a dovere ben calibrati. Le più evidenti son proprio le apparenze. Bisogna recitare.

 Il dimenticato, più di una volta, e sempre, e non solo a Natale, è proprio il Festeggiato.

Gesù, più che da dimenticanza, è da indifferenza che sei accerchiato. A chi mai serviresti?

Sei diventato un facile scarto. Molti Ti si son sostituiti.

E chi l’operazione ha già attuato, sembra ugualmente del tutto ben accontentato.

Una grotta consente forse ancora di farci una lacrima strappare,

per quanti guai tutti ci troviamo a dover affrontare.

Anche lacrime per gli altri, tutte sacre, diventano un pretesto per aggiungervi le proprie.

Gesù, lasciaTelo chiedere: ma per chi mai la terra hai deciso di abitare?

Son disceso dal Cielo: mi ha mandato il Padre e da testimone affaticato lo Spirito Santo si sta ancora prestando: son più che sicuro di non essermi ingannato. Ma siccome della morte tutti, pare, abbiate una qualche paura, dalla morte , anche per tutti Voi, son stato liberato.

E così ad ognuno di Voi la strada ho spianato, ho preparato.

Nati sulla terra, incapaci ormai di benedire chi con Voi lì vive, quante volte più di uno Vi ha aiutato a rinascere. Quante stagioni non Vi date ancora premura di attraversare. Adesso però, sulla morte, Ve lo assicuro, l’ultima nascita Vi conviene meglio preparare, e molto convinti: Sarà meraviglioso nascere in Cielo.

E sarà inenarrabile la gioia, indescrivibile troverete il compiersi della mia Promessa e grande la sorpresa che Vi prenderà. Siatene certi: ho vinto anche per Voi. Desidero che tutti prendiate parte della mia stessa vita divina. Non posso lasciarVi in balia del niente. Il Cielo mio per Voi Ve ne darà la più stupenda ed inappuntabile conferma.

Luigino don

 

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