Auguri di Buon Natale

S.Natale 2018

Carissima/o,

       forse anche Tu fai sempre più fatica a riconoscere Natale, tanto che, da più di qualche tempo, si rischia che ci sfugga quasi del tutto il vero Festeggiato.

Un amico prete di Genova, con i Suoi molti collaboratori, ha deciso quest’anno di far sciopero in questi giorni santi, stomacato dalla lordura da cui, magari con le più buone intenzioni, il Natale ha finito per farsi subissare. Terrà chiuse le porte della sua splendida antica chiesa. Ovviamente, non rimpiange il passato, ma ha trovato una pagina intera di spunti per dar ragione alla dolorosa scelta.

Certo, non tutto è da buttare. Ma la strisciante ambiguità che lo attraversa da cima a fondo, sta rendendo il Natale una sceneggiata che, di più ipocrita di così, non si poteva proprio inventare.

A me piacerebbe preparare un cestello di ricche virtù, di quelle vissute da Gesù, di quelle che ce la fanno ancora a mettere in subbuglio il cuore. E ce ne sarebbe un bisogno estremo.

Corriamo, in effetti, il pericolo di avallare processi disumanizzanti tanto, troppo atroci. La frenesia dei giorni, il tempo arruffato, impegni senza fine, problemi sempre in prima pagina a fare il resto. Mentre il Festeggiato è il primo trascurato, si viene indotti ad una superficialità obnorme: non si riesce quasi più a riflettere, a fermarsi, a meditare. Propositi prioritari e più concreti, il senso di responsabilità, la forza di comunicare i propri pesanti pensieri, ma anche le riflessioni di luce, l’urto delle difficoltà, amarezze spesso soffocate, perdono ognor più terreno, sempre all’ultimo posto. Con il risultato di trovarci sempre più soli e/o isolati, anche quando si decidesse di “far baracca”.

Abbiam bisogno di scoprire “i santi della porta accanto”. Ad evitare di trovarci ricchi appena delle troppe nostre confusioni, delle nostre io-soddisfazioni, cuori vuoti di ogni slancio e dignitosa prospettiva…

Un caro, sincero augurio anche ai Tuoi.

Luigino don