Newsletter - Dicembre 2022
° Si va verso Natale – Prima però non dovremmo trascurare l’avvento, che ce ne dà il registro migliore. Gli eventi, perché ci possano parlare, vanno ben attesi e quindi meglio preparati. Se Gesù può esserci ancora necessario, se la Sua missione ci risulta speciale, se la Sua presenza è realmente insostituibile, l’ avvento ci strappi da ogni torpore, da ogni indifferenza, da ogni trascuratezza. Dia origine all’invocazione più audace: “Vieni, Signore Gesù. Vieni, non ci abbandonare. Vieni e strappaci dal male, che non abbia ad alienarci. Vieni e inondaci il cuore con la Tua pace!” Lui cerca questo invito da noi, in mille modi. Ma noi Gli preferiamo altro: abbiamo spesso il cuore spento, o assente e labbra ammutolite. Viviamo terribilmente distratti. La terra non ci basta. Ma siamo attaccati appena a quella, con uno stile, tra l’altro, più che discutibile, indegno, iniquo, ingiusto, spesso anche perverso, come se potessimo campare tutti ben oltre i 100 anni.
° Lo sguardo che ci affascina e ci incatena solo a questo mondo è del tutto fuori posto. Siamo pellegrini e, se il Signore non fa strada con noi, non ce la indica, dove mai pensiamo di poter giungere? Se la terra non ci basta, e spesso e solo triboli e spine, figurarsi se bastiamo noi ad indovinare bene il nostro percorso di vita. Ed è meglio che non ci fermiamo a fare nessuna foto di questo misero e guasto mondo. L’insoddisfazione, la lagnanza senza fine, le prepotenti ingiustizie, l’individualismo corazzato, la mancanza di mezzi indispensabili, le guerre sempre più schizoidi e pazze… come mai trovano i migliori consensi? Come mai arrivano a nutrirci dell’incubo che non si può ricominciare, che non c’è più niente da fare? E tutti ben rassegnati (???) e a braccia ben incrociate, succubi tutti del male invincibile, insanabile. Ancora una volta, Natale rischia il confine del niente: non interessa pressoché nessuno! Interessa semmai la festa, perché poi? E di che genere?, qualche raduno forzato a trend obbligato, malato di noia, per mangiare e bere, solo per star peggio più di sempre…
° Il Signore viene eccome! Quanto ad offrirGli di abitarci il cuore, si becca solo amare delusioni, respingimenti immotivati e tanto dell’altro che ci consente di tenerceLo ben estraneo. E quando Lui vede le nostre vite prese solo da altro, non Gli riesce proprio di ravvivarcele, di trasformarcele… Diventiamo, senza accorgerci, esistenze morte e mortificanti, cupe ed arrabbiate, affannate ed angosciate, prone appena in adorazione del proprio niente effettivo.
° Son 4 le domeniche di avvento e le rispettive settimane. Siccome è molto facile per tutti ammettere mancanze, imperfezioni, guai a catena, situazioni insuperate…, pur se si tende a giustificarci, non dovremmo tentar di annullare quanto ci rende così poco umani, soprattutto quando le relazioni che abbiamo causano solo tante amarezze, delusioni, umiliazioni… del tutto quasi sempre gratuite? Il ricominciare è operazione degli umili e dei forti. Come anche promuovere inversioni di tendenza, quando ci consapevolizziamo di aver sbagliato. Soprattutto se in forme eccessive. In famiglia, in particolare, sarebbe cosa lodevole, da parte di tutti, lo smettere di lagnarsi, piuttosto di cercare come agevolare chi è in difficoltà, sanare dissapori, soprattutto se di lunga data. Potrebbe essere anche questo l’invito a preparare la strada al Signore che viene, come anche azzerare o quasi la propria cresta troppo alta ed indiscussa.
° Potrebbe essere anche un’ottima possibilità partecipare alla Novena in preparazione al Natale, là dove viene celebrata. Un popolo che prega diventa roccia che ripara, che consolida chi vacilla, che apre alla consolazione i cuori affranti e tanto tribolati.
° Do una notizia che sta trovando parecchi consensi e che altri può ancora ospitarne. Si tratta di un CORSO DI APPROFONDIMENTO SUI TEMI DELLA MORTE, DELL’ACCOMPAGNAMENTO DELLA SPERANZA per coloro che hanno frequentato il Corso di Base su Sorella Morte Le domeniche interessate ( dalle ore 9 alle 12.15) sono 8 e 22 gennaio 2023; 12 e 19 febbraio 2023. Chi desidera ricevere la locandina, ne faccia richiesta spedendo: Nome e cognome con indirizzo della mail per il recapito, o il numero di cell per l’invio di whatsapp..
° Dopo aver concluso da poco la 3^ edizione, mi piace annunciare anche la 4^ edizione del percorso: “VIVERE LA MORTE COME SORELLA” che partirà in primavera e di cui già fin d’ora raccogliamo le iscrizioni. Le date: 26.03.2023 - 16.04. 2023 - 07.05 2023 - 14.05.2023. Fateci un pensiero, soprattutto se non Vi siete mai fermati un attimo sui temi che verranno trattati.
° Qualcuna/o potrà meravigliarsi che, proprio in prossimità delle feste natalizie, all’insegna della gioia più serena e carica di doni e di auguri, venga fatto invito a dedicarsi a temi tanto ignorati e così trascurati. Il collegamento invece non è che evidente. “Il Logos s’è fatto sarx, ed è venuto ad abitare in noi” (Gv 1,14). La parola più eccelsa e del tutto insuperabile s’è fatta “carne”, finitudine, fragilità, debolezza insensata… La nascita terrena di Gesù s’è assimilata a noi, per evidenziare il processo della nostra divinizzazione (uiothesìa), per cui la nostra ultima nascita, quella della morte, il dies natalis (= giorno della nostra nascita definitiva). La nostra morte è stata sconfitta da quella di Gesù, perché noi nascessimo in vita eterna, raggiungessimo la pienezza, ed il compimento come nostra destinazione divina. Gesù nasce per renderci certi e sicuri che la nostra vera nascita, la nostra destinazione più riuscita è il Cielo, è il Paradiso.
Il vero Natale lo si celebra quando il tutto del proprio vivere
apre le strade del cuore ad ospitare Gesù, tenendo i propri passi
dentro quelli che ha percorso Lui.
Ogni buon, intenso ed affettuoso augurio a tutti!
Luigino don
