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Newsletter - Gennaio 2019

°   Anno nuovo, vita nuova – Il dirlo, non è scontato che si realizzi. Il nuovo, di solito, attira, affascina. Quanto a perseguirlo invece, quanta consapevolezza e responsabilità comporta. In causa vengono chiamate tante realtà, del tipo: desiderio, volontà, prospettiva, concretezza, urgenza, progetto, proposito, discernimento, calcolo di possibilità. Talvolta anche sogno, ingegno, creatività, tentativo… buona stima di sé, fortuna.

°   Bisognerebbe poi che ci considerassimo non a spicchi. Siamo infatti anche una pluralità di dimensioni, non un essere qualunque cui un istrione vorrebbe ridar vita in totale autonomia. E queste molte dimensioni andrebbero curate e coltivate nell’insieme. Non se ne può far emergere una e le altre lasciarle in balia di se stesse. Lo si sperimenta quando, e meno male che capita, si può dire di star bene: percepisci l’armonia della vita. Può essere ben semplice, senza arie per la testa, senza io-esaltazioni prive di ogni fondamento. Per sperimentare la gioia di vivere, bisognerebbe riuscire a far guerra ai complessi: a chi più, a chi meno, purtroppo, si stanno incrementando all’impossibile. Megalomanie, frustrazioni dannose, scoramenti depressivi, insoddisfazioni a catena, lagnanze e molti altri atteggiamenti/comportamenti di confronto. A riguardo potrebbero andar bene solo i confronti con qualche santo. Essere se stessi dalla testa ai piedi, con trasparenza, senza riserve, avendo cuore anche per l’impercettibile, ma preziosissimo “sussurrarci del Signore”.

°   Il primo giorno dell’anno dovrebbe farci puntare lo sguardo su quello bellissimo di Maria, la Madre di Gesù, che abbiamo potuto contemplare nel suo legame stretto con Giuseppe, pochi giorni or sono. E, se Le affidiamo il primo giorno, nessuno ci impedisce di vivere anche tutti gli altri che si succederanno, tenendo cara la Sua delicata  protezione ed intercessione, desiderosi come siamo di appartenerLe.

°   Allargando poi il particolare scenario a tutti e Tre di questa speciale famigliola, perché, pur in privato, non facciamo in modo di consacrarci come famiglia a questo singolare e molto speciale Trio? Il giorno della S.Famiglia, con le famiglie dei figli, a orario ben programmato, si potrebbe pregare tutti insieme la singolare preghiera per la consacrazione alla S.Famiglia. I buoni intenti premiano sempre.

°   Il 1 gennaio è dedicato alla Pace. Così che contrassegni però tutti gli altri che ne seguiranno. Più di qualcuno, in questi giorni, m’ha detto che la pace ha abbandonato questa terra. In ogni ambito e con ogni mezzo c’è sempre chi sobilla, inganna, uccide, sabota. Ci sono persone che trovano gioie insensate nel far patire gli altri. Peccato per le popolazioni in cui soggetti così si fanno despoti e si permettono tante tragedie disumane. Che la pace giunga a portata di mano per tutti, come, anche nelle tragedie, molti ci danno prove generosissime di estrema dignità. Il Signore ci ama tutti, ma che impresa ardua far sbocciare la pace (Lc 2,14).

°   Iniziative e proposte di Villa S.Carlo. Vi invitiamo a tenerle presenti Voi, per non lasciarVi sfuggire opportunità importanti per la vita di ogni giorno, soprattutto perché riusciamo a liberarci da tante mondanità schiavizzanti.

°   Tempo che passa. Siamo diventati più longevi. Anziani non si diventa prima dei 75 anni. Viviamo di più. Viviamo anche meglio? E quante osservazioni, di tutti i colori, sul conto dell’età. Il tempo passa per tutti, inevitabilmente. E farne tesoro, come si fa? Viene avanti una giovinezza, battezzata come NEET, niente lavoro, niente studio. Il loro futuro è pieno di nebbie tra le più dense e deludenti. Quando non c’è futuro, ogni speranza diventa incerta. E loro ne sono i più penalizzati. E poi, chi usa con loro il predicozzo continuo, di sicuro sbaglia e apre con più facilità strade quasi tutte senza sbocchi. Anche le tante promesse altisonanti, ma ridotte soltanto a serve di infinite ipocrisie, logorano anche i più determinati. Europa Unita da fastidio ormai, se, oltre i respingimenti implacabili che sta attuando, ha cominciato, o ha in animo di attuarne anche per i giovani cittadini europei.

°   E provo a concludere sul tempo che passa, utilizzando un’osservazione più che ovvia. Quando si pianifica un viaggio, di solito si tien ben in evidenza la meta, per riuscire a non intrigare l’intero percorso. E quale sarebbe la meta della nostra vita? Gesù ha avuto il coraggio di farsi esplicito riguardo al fatto che chi crede in Lui, avrà una vita eterna. L’evangelista Giovanni ci tiene ai due termini che usa: bios sarebbe la vita normale su questa terra, mentre identifica zoé con vita eterna. Dobbiamo fermarci a: “Beato tu che ci credi?”. Se la morte si pappa tutto, a che vale vivere? Non conviene, sapendo che la vita è comunque breve, e che è una sola, vivere ogni giorno preparati al passaggio dell’oscuro tunnel che ci porta Oltre. 

Il nostro cuore porti il nostro desiderio migliore

ad essere con Lui nell’Oltre Suo!

Luigino don

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