Newsletter - Luglio 2019

°   L’estate torrida e vacanziera sta ritrovando i suoi non pochi affezionati clienti. Ovviamente, le legittimazioni coprono un ventaglio ben ampio. Niente da discutere. Anche perché il discernimento funge da stagione elettiva tra le più delicate e prolungate, laboriose e difficili, che si spalmano su tempi molto lunghi, finendo per occupare svariate possibilità di pensieri, progetti e costi. Ci sono, a dir la verità, anche persone, e non poche, che, sconfitte, son costrette a rinunciare. Con più evidenti difficoltà: botteghe chiuse in larga misura, deserto umano notevole, quindi solitudine, o qualche casa di riposo per vincerla, fin tanto che serve, paura per intrusioni malevole… poche iniziative specifiche, soprattutto per le persone più anziane.

°   Non è il caso di continuare. Di solito, le discussioni, non smuovono nessuna situazione. Impietosamente! Ci vorrebbe attenzione, premura, un po’ di dedizione in esubero, ma dove?, tutti schiavi del tempo che non si trova mai.

°   Se qualcuno avesse già consumato le ferie, sogni buone e più pacate riprese. Chi le avesse ancora tutte davanti, cerchi di viverle con garbo, senza derive che disumanizzano, voci che disturbano in modi sempre schizzati, esperienze estreme, di dubbia utilità, notti insonni anche per gli altri, per niente rispettosi di quanti hanno bisogno di distendersi.

°   Chissà che qualcuno, anzi, preveda un tempo per la ricostruzione di sé, dandosi ad esperienze di preghiera più rallentata, di servizio a vantaggio di tantissimi derelitti. Lodevoli i giovani, e sono un numero notevole quest’anno (130), che si portano in qualcuna delle missioni di frontiera, o in opere di assistenza per ammirevoli forme di disponibilità premurosa, di prossimità affettuosa.

°   Quelli, infine, che non si potessero permettere nessuna vacanza, non si scoraggino. Per quanto le forze glielo permettano, servirebbe anche a loro una scaletta scritta e da osservare, per vedere a quali opportunità possono ancora attenersi di proposito. Stare sempre dentro casa, rattrista ed impigrisce. Una piccola passeggiata, magari insieme con altri/e, qualche passatempo utile, una visita serena, avvertendo magari prima chi si desidera incontrare, un po’ di preghiera meno triste, una lettura interessante che parli al cuore. Anche ridurre un po’ il tempo di esposizione televisiva potrebbe essere un buon mezzo per tenere in attività buona il proprio cervello. Piuttosto mettersi a scrivere con calma qualche paginetta di carattere spirituale, senza ricorrere sempre a quello che già fin troppo affievolisce l’attenzione, alimentando solo abitudini, magari annoiate.

°   La liturgia, e così continuo ancora un po’, ci mette spesso davanti quelli che sono amici, modelli, e grandi nostri intercessori: i Santi. Ma, e si può ricordare, sono ben di più i rimasti senza nome, senza storia ed anche quelli “della porta accanto”. Questi forse li possiamo richiedere, insieme con defunti con i quali la vita ci ha messo in relazione.

°   Vi richiamo alcuni nomi la cui nascita al Cielo, cade in questo mese. Abbiamo: S.Tommaso Apostolo (3 luglio); S.Benedetto, abate e Patrono d’Europa (l’11); S. Bonaventura, dottore della chiesa (15). Cade il 16 la memoria della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Se lo desideriamo, possiamo pregare e ricordare le monache Carmelitane che vivono nei pressi di Monte Berico. Abbiamo ancora: S. Maria Maddalena, apostola apostolorum (= apostola degli apostoli), (il 22); S. Brigida, Patrona d’Europa (il 23); S. Charbel: la devozione a lui si sta molto diffondendo anche dalle nostre parti (il 24; S. Giacomo Apostolo (il 25); i santi Gioacchino ed Anna, genitori della Beata Vergine Maria (il 26); S. Marta (il 29). E, per finire: S. Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù (il 31).

 °   E’ tempo di rinnovare ogni cordialità a quanti, magari attraverso questa paginetta, tengono vivo il ricordo ed un po’ di riconoscenza nei riguardi di Villa S. Carlo. Poi ci mancano ancora gli auguri, che rendano lieta e bella la vita, anche tra qualche tempesta che può sbilanciarci un pochettino.Ed infine, i saluti, sempre molto cari, da diffondere a cuore intero e a mani piene. 

Alla prossima. Ogni bene a tutti!

Luigino don