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Newsletter - Luglio 2021

°     La pandemia occupa ancora un posto di riguardo e non solo nelle diverse cronache quotidiane. Ed ancora con ipotesi, attese ben variegate di prima istanza e di pronostici i più diversi, da quelli gridati con soddisfazione, a quelli che parecchi si portano in cuore con ansia sfibrante e con conseguenze impensate, soprattutto quelli che ne furono, pur se non in maniera forte, intaccati. La partita non suona che parzialmente, per ora almeno, vinta. E si va avanti. In molti hanno imparato a pregare con più fiducia. La preghiera conosce le sue propizie diramazioni, se compiuta con cuore, ed oltre ogni intimismo efficace e fatto passare, spesso inconsciamente, per magico. L’opera poi degli scienziati, dei preposti alla salute, dei generosi, mai stanchi samaritani, della vaccinazione diffusa, tutto va bene, fin che va bene, ma non è ancora l’asso per ogni manica e ci vorrebbe più umiltà, meno sbandieramenti, forse anche inviti più suadenti e motivati. Il mondo della salute ha bisogno di serietà, non di supponenze, spesso anche troppo a iosa, o decisamente gratuite.

°   Si sta movendo l’industria del turismo, delle ferie ad ogni costo: anche questo sta scoprendo, nel bene e nel male. la globalizzazione. Il mondo si sta facendo sempre più piccolo ed accessibile. Certamente le ferie son diventate, oltre che una bella realtà di interessi economici, anche un obbligo per gli schiavi del lavoro. E’ inutile negarlo: se la gente si muove, anche per aspetti dovuti, c’è una contaminazione più globale, anche per contagi inediti, oltre che dei bisogni, delle povertà più ingiuste ed assurde. Le strade che si aprono, evidenziano sì possibilità nuove, ma anche quali sono i problemi più urgenti, drastici, non rinviabili. Diventa più facile invidiare i paperoni più affermati anche in truffe colossali, che gli scarti di una società che non trova più tempo e risorse per chi rimane indietro, invisibile e trascurato, del tutto da scartare.

°   La scuola andrà a chiudere i battenti. Con quanti pareri, con quante valutazioni, e progetti e propositi. Stiamo rischiando di mettere all’angolo un’intera generazione. Gli aiuti tecno, troppo selettivi e, per tanti dati, con la tipica andatura individualistica, senza emulazione, scambio, confronto, hanno disatteso troppa pedagogia, tutta da rivedere e da reinventare. È parsa un oceano la scuola, molto esposta ad affondare. La maggior parte delle ricette generazionali si son trovate a saltare e a complicarsi.

°   La pausa cui luglio si presta, chissà che ritrovi modalità effettivamente più favorevoli a tanti livelli sociali, in particolare per coloro che ne devono gestire responsabilità in proprio, perché un po’ di ricupero non si presti a pacchette sulla spallla, che non fanno se non le differenze più odiose.

°   Questa vorrebbe essere una finestra aperta su Villa S. Carlo. Un po’ di ripresa la si desidera in tanti. A riguardo, metto un piccolo appunto. Se non avessimo potuto godere in questo tempo di alcuni lasciti da parte di preti deceduti, la nostra fragile economia si sarebbe sprofondata quasi completamente. Aggiungo poi un altro dato: un benefattore, che vuole l’anonimato totale, giovandosi della impresa Bonin e avendo ottenuto l’intero incartamento e autorizzazione degli enti che vigilano su questi interventi, ha voluto regalare in toto la ristrutturazione del lato nord della casa che, per l’esposizione a piogge e a venti, ne è rimasta, negli anni, visibilmente guastata,

°   Tornando alla specifica mission di Villa S. Carlo, c’è da dire ora che il periodo in atto, di norma, anche negli scorsi anni, di suo, è costretto a battere parecchio la stanca. Giugno chiude con un bel turno (dal 21 al 25) di esercizi spirituali ignaziani, che lascia tuttavia ben sperare per il nuovo anno pastorale, che inizierà in settembre.

°   Dal 19 settembre, per altre tre domeniche (3 – 17 – 31 - ottobre-) (dalle 9.00 alle 12 circa), avremo un altro corso sull’addomesticamento della morte, tenuto dalla d.ssa psicologo-tanatologa Monica Cornali. Ci sono ancora posti per chi può e/o desidera iscriversi.

°   Si prevede inoltre, ad inizio 2022 un corso avanzato, su tematiche più particolari, sempre legate al fine-vita, cui invitiamo a partecipare quanti si son dati tempo per il 1° già ben compiuto ed il 2° corso base in felice programma.

°   Circa la preghiera, che ancora, i praticanti soprattutto, offrono per i “gli andati-Oltre”, i cari defunti specificare un piccolo aspetto. Nel ritenere la comunione dei santi un bel capitolo, che li lega a noi, suggerirei di pregare non per, ma con Loro. In effetti, siccome Dio solo sa che cosa ognuno porta come propria verità dentro di sé, non possiamo sapere chi ha più bisogno di intercessione, se noi, ancora per strada, o Loro, già alla méta più gioiosa che si possa pensare. Conviene che la preghiera stringa tutti e Dio, che ci conosce bene nel nostro intimo, può destinare l’opera per chi sa esserne più bisognoso.

°   Il mese di luglio non ha solennità speciali. Ma è sempre bene lasciarci ispirare motivi di vita, prendendo esempio dai santi che festeggiano il loro dies natalis durante il mese. A riguardo ci si può documentare in mille modi. Mi limito a richiamarli, anche se non tutti, in quanto la maggior parte sono rimasti anonimi, quasi privi di storia. Ecco dunque i soli nominati: beato Tullio Maruzzo (1 luglio – nostro presbitero), insieme al laico Luis Obdulio Arroyo. S.Teobaldo (2). S.Tommaso Apostolo (3). S.Maria Goretti (6). B.Giovanni de Surdis (9), che fu vescovo a Vicenza. S.Camillo de Lellis (14). S.Bonaventura (15). Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (16). S.Maria Maddalena (22). S.Brigida (23). S.Marta (29). S.Ignazio di Loyola (31).

°     Abbiamo la grazia di avere come custodi e sentinelle, in prossimità di Monte Berico, le monache Carmelitane, che fanno riconoscente memoria delle loro origini il 16 del mese, strettamente collegate all’origine storica che le fa discepole privilegiate della Madonna del Monte Carmelo. Mentre ne cogliamo, riconoscenti e grati, la costante intercessione, desideriamo ricordarle, con tutto il cuore, in questo giorno speciale, anche noi, per l’opera cui, da tempo ormai antico, hanno scelto di dedicare le loro serene esistenze.

Per tutte/i e a tutti/e, le migliori e più efficaci benedizioni dall’Alto

Luigino don

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