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Newsletter - Maggio 2020

°   Una delle tradizioni che, da sempre, rendono questo mese del tutto particolare, è la coralità mariana che lo caratterizza. La piccola di Dio, non finisce mai di attirare a Sé gli umili e quanti a Lei si affidano, non solo per rassicurarli riguardo alle richieste che Le rivolgono, ma anche per le virtù che rendono bella e gradita a Dio la loro esistenza. SomigliarLe non si trasformi per nessuno in un incauto, inconsistente sogno. Un grande Suo devoto, Luigi Maria Grignon de Montfort, la dice la esperta che bene indica i passi di tutti verso il Suo Gesù: “Per Mariam ad Jesum” (A Gesù si arriva per Maria). Praticamente, anche se Lei talvolta faceva molta fatica, o stentava a comprenderLo questo Suo Figlio, desiderosa come nessun altro, di starGli sempre vicino, fu, ed è ancora quella che altro ha saputo, che vivere per Lui.

°   È Gesù lo specchio nel quale cercava di guardare Se stessa. Il Figlio del mistero, era davvero molto speciale. Che amasse il silenzio, tanti aspetti di Lui ce lo confermano. Le parole tuttavia che Gli fiorivano sulle labbra, non trovavano confronto con quelle di nessun altro: un vero portento di sapienza. Me la immagino quando rimasero solo loro due. Gesù aveva terminato il lavoro di giornata e, dopo la sobria cena, mi par di vederli seduti entrambi sugli scalini di ingresso della loro casetta mentre davano tempo a due parole di scambio: Maria non se ne lasciava scappare neppur mezza. Mentre Lo guardava, mentre Lui muoveva pacato le labbra, a Lei, estasiata, si sentiva indorare lo spirito. E Gesù sempre pronto a spiarle il volto, a leggerne ogni incrinatura, ogni piccola ruga, frutto di stanchezza, percependone tutta la dedizione, qualche domanda sospesa, la luminosa bellezza che la rendeva tanto meravigliosa e stupenda. Immancabile una segreta domanda Le si svegliava dentro: “Che ne sarà mai di questo mio figlio?”. Talvolta un groppo le chiudeva la gola, senza che potesse contenere qualche lacrima.

°   Aver Maria che ci guida la nostra breve storia, vuol dire non smettere un attimo di confidare, di migliorare, di superare quanto ci disturba e ingorga il cuore. Lei sarà sempre più che pronta a orientarci al Suo unico tesoro, rendendoci più che sicuri nel metter da parte dubbi, riserve, difficoltà, problemi di ogni genere. Se la tempesta sembra scombinarci senza scampo, Lei è la stella del mare: non perderemo, mai una volta,la direzione migliore e più attuabile.

°   Con maggio avremmo dovuto metter da parte completamente, dopo tanti lutti, dopo tante angosce, dopo tante temute paure, dopo tanti terribili disagi la pandemia del coronavirus. E tenerci in cuore coloro che, sfiancati, si son misurati con le situazioni più urgenti e più angoscianti. Tanti di loro hanno avuto la stessa sorte toccata ai moltissimi che ci sono stati strappati in modi del tutto indicibili, nella solitudine più affliggente, lontani per precauzione da ogni loro caro, con funerali spicci e del tutto muti.

°   Pare che tante persone abbiano ripreso a pregare. Forse anche queste pratiche le avevamo parecchio subornate. Tra fideismo dei più inconsulti (Dio dove mai sarebbe, se ci abbandona in tormenti così impossibili?) e razionalismo impettito (Dio è la proiezione delle nostre paure, delle nostre necessità, della nostra volontà di vita. Dio ce lo siamo inventati noi. Ma Lui non esiste ed è tutta una cabala anche la cosiddetta religione e la fede che ne conseguono…)

°   Ci lascerà un po’ in pace, finalmente, questa triste pandemia? Ci lascerà, stampata fortissimamente in cuore, qualche lezione di vita, di quelle che l’incertezza vissuta ci ha svegliato in cuore? Il nostro mondo, pur molto piccolo, s’è rivelato molto malato. Dovremmo metterci, e in fretta, a rispettarlo, a non sentirci  presuntuosamente protagonisti. Che non lo possiamo sfruttare, creando, tra l’altro, catene perverse di ingiustizia, di disequità continua, sempre più devastanti, appena per la gioia, ma quale?, di quattro paperoni, mai sazi di fare i prevaricatori di tutti e di tutto.

°   Se prima non si avrà a disposizione il vaccino adeguato, il pericolo della recidività, può stare ancora per molto tempo in agguato, purtroppo! E se il lavoro fosse costretto a rallentare, o a fermarsi, nessuno potrà trovare un qualche rimedio alle innumerevoli sacche della più inaudita povertà che verrebbero a crearsi.

°   Se non cambia niente, anche Villa S.Carlo è costretta a restare con i portoni chiusi e costretta a sospendere, per il momento ogni sua proposta e iniziativa. Ci stava cuore, visto che sono un buon numeretto, la preparazione dei fidanzati al matrimonio da cristiani Avremo comunque cura di informarli al meglio e quanto prima.

 

I saluti ci dispiacerebbe che non arrivassero a qualcuno.

Così come gli auguri, desideriamo che ci strappino tutti

dal duro e pesante e micidiale coronavirus.

Il nostro pregare, infine, non escluda nessuno dal nostro orizzonte

Luigino don

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