Newsletter - Maggio 2022
° Gradirei raggiungerVi e trovarVi un po’ tutti, lieti nel porgere i migliori saluti ad un maggio che, sicuri quanto lui, anche noi vorremmo in decisa ed esplicita ripresa e gioiosità. I motivi per ciascuno possono essere più d’uno. Annuncia la bella stagione, aperta ai colori ed agli incanti migliori: proprio un tempo da gustare. Chissà che temperi poi quelli che molti chiamano i castighi più difficili e funesti. A promuoverli, dovremmo però essere in molti a batterci il petto, per tutto il male cui, anche se inopinatamente, diamo spesso man forte, in forme tanto tragicamente negative: si pensi solo ai ricorrenti rigurgiti ancora indomati della pandemia, come anche alla tragicissima peste putiniana, senza ritegno di sorta nell’ammazzare indiscriminatamente soprattutto i più indifesi e deboli. Un genocidio come questo, è davvero pazzia deliberata. Non conviene neppure dettagliarla perché, pare, che ci si stia ormai tristemente adattando, grazie al “bombardamento” continuo delle informazioni. La lista del negativo drammatico, molto raccapricciante é tanto penosa, purtroppo. Anche a riguardo, la sensibilità sembra non reggere: risse soprattutto da parte di numerose baby-gang, compreso, ultimamente, qualche branco di esclusive ragazzette, alcool, droghe le più mortifere, violenze plurime causate da velocità pazza in auto e moto, suicidi-omicidi senza termine: ce lo ricordano soprattutto le scarpettine rosse di una rivolta senza soluzione alcuna… e, per finire l’incremento di povertà estreme e di patologie spesso irrimediabili.
° Bene e male hanno davvero il confine incerto. Sembra quasi che la linea di demarcazione sia stata quasi del tutto annullata. Anche i cristiani, pur se di marca, si stanno attardando nelle loro scelte. Si stanno adattando, pare, al di tutto un po’. Ma così anche il minestrone più riuscito, non riesce a diffondere il buon profumo.
° Credo che anche lì, dove si tende ad indugiare sulle vicende mal riuscite, il bene non lascia in pace e si fa tormento per tutti. Spesso non si trova il coraggio, senza menar vanto, di raccontare storie ammirevoli di vita. E sono, di sicuro, le più numerose, se ci fosse lo slancio per farle conoscere. Abbiamo estremo bisogno di tali racconti di vita, semplici, quotidiani, normali. Noi per credere, invece, chiamiamo in causa prodigi e miracoli. Ci saranno anche quelli. Ma, di solito, prima esaltano e poi cedono spesso ad un banale disincanto.
° Maggio non perda l’umile fiducia che riserva a Maria. Mille ragioni ne stanno segnando un evidente rallentamento. Anche capitelli, ben curati e onorati, di recente fattura rischiano l’abbandono dei cuori. La festa che suscitavano nelle loro adiacenze, si sta smorzando. I più privilegiati erano i bimbi, gli anziani, che portavano i nipotini con visibile orgoglio, si sentivano espliciti trionfatori. I bimbi poi facevano a gara, con voce ben modulata, nel pregare Maria, prontissimi sempre ad alternarsi con le litanie. Era una delizia seguirli. Ritengo che facessero veramente felice la piccola di Dio, la più esaltata, la più implorata. I loro occhietti brillavano di luce che si rifletteva dai Suoi. Questa pratica avrà, se ci state, una magnifica chiusura proprio il 31 di maggio con la festa della visita di Maria alla sua parente Elisabetta.
° Torna proprio vantaggioso ripopolare questi luoghi santi, dove Maria si fa prontissima nel diffondere tante Sue grazie e benedizioni del Cielo. Poi ci sono anche alcune chiesettine, sempre ben curate, dove il radunarsi si fa ancora più intenso, e più accessibile, anche perché sigla un momento speciale per ricordare gli andati Oltre della contrada, soprattutto quelli che si erano prestati senza risparmio per tenere tutto in ordine.
° L’inizio degli incontri per il nutrito gruppo di fidanzati, che hanno scelto di sposarsi “da cristiani”, non sarà il 1° di maggio ma l’8 successivo. Il Covid, che ha interessato la casa, ci ha costretto a questo. Chissà che i nostri giovani trovino spunti buoni per tenere la vela ben dritta, anche durante qualche difficile e sorprendente tempesta che rischiasse di rovinarla. Guardando a Maria, la graziosa interceditrice del loro bel sogno, sarà proprio Lei a indicare loro la stella che li può guidare. Affidiamoli volentieri anche noi a Lei. Sono questi giovani il nostro futuro!
° Passo ora in rassegna alcuni eventi che il maggio ci invita a non trascurare:
* giornata per l’università cattolica (1 maggio). La confondatrice, Armida Barelli, braccio destro di p.Agostino Gemelli (di lei disse con riconoscenza: “niente sarebbe stato possibile fare senza di lei”). E’ stata dichiarata beata il 30 di aprile u.s..
* giornata mondiale per le vocazioni (8 maggio): è il problema più gravoso per l’occidente nostro. Le vocazioni stanno andando infatti in caduta libera. E’ molto esiguo il numero dei seminaristi e sono in parecchi i sacerdoti che hanno abdicato al loro ministero.
* le rogazioni: in qualche parte si è riusciti a farle rivivere. Si tratta di preghiere che si fanno per la campagna. Molto spesso questa patisce o tanta incuria e abbandono, oppure la possessività più avida, legittimata da costi impensabili perché si possano coprire le spese.
* giornata delle comunicazioni sociali: altro problema che riguarda dipendenze dai web, dai local, dai cellulari… Stiamo poco lontani da forme patologiche spesso irreversibili.
* Da non bypassare, ci sarebbero in questo maggio anche molte ricorrenti memorie di sante/i. Se il buio rende i cuori facilmente oscurati, dove possiamo mai appoggiarci, se non all’intercessione di qualcuna/o di loro?
* Quanti abitiamo attualmente in Villa, ci siamo lasciati pizzicare da una delle tante versioni del Covid. E siamo stati a porte chiuse dal 23 u.s. Il prossimo 3 di maggio, faremo tutti il tampone in uscita, augurandoci di essere tornati tutti negativi. Alla frase antica: “Mal comune, mezzo gaudio”, non son riuscito a dare personalmente un consenso pieno: “il male ti fa star male”.
Seminiamo volentieri auguri per tutti e tanti saluti cari, di salda speranza
Luigino don
