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Newsletter - Marzo 2021

 

Newsletter - Febbraio 2021 depositphotos_32108385-stock-pho.jpg (Art. corrente, Pag. 1, Foto normale)°   Il clima va e viene. E prende dentro, sottolineandone purtroppo la presenza, l’attenzione dei più tutta rivolta ancora al Covid. Anche gli stessi vaccini, con l’incomprensibile altalenarsi delle dosi a disposizione, stanno diventando spesso una speranza sospesa. In ogni caso, tutti desideriamo poter superare e in fretta debellare questa fase ancora parecchio incerta. Le precauzioni sono tutte da richiamare, perché, non sempre il buon uso della libertà si prende campo. Sembra che testoline bizzarre ci trovino gusto ad esser tali, anche se poi le ricadute si rivelano parecchio negative, per via di inaspettate e repentine riprese degli effetti pandemici.

°   Dovrebbe arrivare anche la primavera, un tempo salutata con parecchio entusiasmo da grandi e piccini. Anche le stagioni purtroppo non arrivano più con puntuale certezza: anche la loro carta d’identità pare essersi non poco alterata. Adattarvisi quindi non è così scontato. Quanti temi e problemi si potrebbero scrutare, anche riguardo ai nuovi ritmi ecologici. Il clima predatorio che si attua contro la nostra casa comune, sta causando disagi in evidente caduta libera. Ci lamentiamo, quando invece, ciascuno per la sua parte, sta contribuendo a rendere la terra che ci ospita, sempre più malandata e malata.

°     Di recente, papa Francesco, ha svegliato la nostra memoria con un bel richiamo a S.Giuseppe, che la tradizione cristiana, pur se molto sminuita verso di lui, non ha mai messo completamente da parte. Ci suggerisce di tenercelo in grande evidenza per tutto l’anno in corso. Una buona lettura sarebbe la Lettera apostolica “Con cuore di Padre”, che il papa gli ha voluto dedicare in occasione del 150° anniversario da quando venne dichiarato patrono della Chiesa universale.

°   E ce ne affianca un altro di supporto: “L’anno della famiglia”. In realtà si tratta di 15 mesi: dal 19 di questo mese, festa del nostro santo e giorno in cui cade il 5° anniversario di Amoris laetitia, fino al 26 giugno 2022 in occasione del X Incontro mondiale delle famiglie a Roma, con il S.Padre.

°     Si suggeriva, soprattutto alle coppie sposate, una lettura attenta e meditata di entrambi i documenti, da fare insieme, con una esplicitazione alla loro vita effettiva ed affettiva, soprattutto se, per i più svariati motivi, non stessero passando un sereno periodo. Del 1° testo, mi permetto una chiosa che ritengo opportuna. Maria e Giuseppe erano sposati, ma non coniugati. E con questo, vorrei dire che hanno rinunciato ad uno specifico dei coniugi: il sesso. Secondo me, del tutto profano come sono a riguardo, è proprio la prurigine più problematica, un malinteso che le coppie non desiderano affatto affrontare al meglio. Tra l’altro, a riguardo, c’è da dire che i maschi, anche se non lo ammettono, pensano che la consorte sia un loro possesso. Le conseguenze diventano, nel caso, davvero micidiali, anche per tanti (tutti i?) femminicidi. Si fa sesso a iosa, ma l’amore vorrebbe, se ben coltivato, tutta un’altra profonda andatura.

°   Il papa scrive: “La nobiltà del suo (= di Giuseppe) gli fa subordinare alla carità quanto ha imparato per legge; e oggi, in questo mondo nel quale la violenza psicologica, verbale e fisica sulla donna è evidente, Giuseppe si presenta come figura di uomo rispettoso, delicato che, pur non possedendo tutte le informazioni, si decide per la reputazione, la dignità e la vita di Maria. E nel suo dubbio su come agire nel modo migliore, Dio lo ha aiutato a scegliere illuminando il suo giudizio” (n.4). Per Giuseppe non esiste che il bimbo e sua madre. La sua vita sono solo loro. Tracimano l’attenzione, la premura, un indescrivibile affetto, una tenerezza senza confini, una disponibilità sempre prontissima e, sempre più consapevolmente, intraprendente.

°     I lettori, interessati per più di un motivo, potrebbero rivedersi alla luce di tante sottolineature di cui, con semplicità e grande profondità, fa parola papa Francesco. Ne potrebbero gustare frutti di raro e gustosissimo sapore, ben tarati, affrontando così la loro avventura di vita, in tutto e per tutto, luminosamente condivisa.

°   Con il 17 febbraio, celebrazione penitenziale delle Ceneri, ha preso il via la Quaresima. E’ consuetudine che ogni parrocchia indirizzi i propri cristiani, secondo le possibilità di ciascuno, a viverla il più convintamente possibile. Le proposte non mancano. Anzi! Ovviamente, più che prevederne troppe, è più efficace sceglierne qualcuna che colga bene l’obiettivo che si intende perseguire e mandare ad effetto, senza transigere. Già il digiuno può allargare i suoi spazi, meno forse legato ai cibi e di più agli atteggiamenti, ai comportamenti da superare, da correggere. Si tratta di quelle catene che ci schiavizzano il carattere, il modo di essere e di fare. Lo stesso utilizzo dei media è così diffuso che giunge perfino a creare dipendenze tra le più invincibili. Si potrebbe poi vigilare riguardo alle parole che indulgono a tutto, tranne che al bene: troppe, di livello cicaleccio perdi-fiato, di nessun ascolto di nessuno, profondo, meditativo valido. La parola fa spesso più danno della spada, anche solo prendendo di mira qualche insopportabile malcapitato: si fa festa obbrobriosa, dicendo solo male di qualcuno, offendendolo gratuitamente… IL quotidiano confronto con l’ascolto della Parola che nobilita il cuore. E tante altre nostre facoltà. Vivere un po’ più sobriamente, per aiutare chi spesso manca perfino del necessario.  Mi fermo, per non incorrere sul troppo trascurato e che facilmente finisce per trascurare il poco efficace.

°   Che aggiungerVi riguardo a Villa S.Carlo? Speriamo che possa riprendere la sua mission con ritmo ripristinato… Al momento, non ci sono previsioni che facciano ben sperare. Ne daremo notizia, appena fosse possibile, soprattutto agli amici del corso sull’ars moriendi, che s’è dovuto fermare subito dopo il 1° ben partecipato incontro.

°   E’ poi in distribuzione il 3° libretto di poesie oranti di Monica Cornali, che in tanti hanno potuto apprezzare già, oltre che come scrittrice, anche come psicologa e tanatologa. Tanatos è quanto gravita intorno al patire estremo, al male di vivere, alla morte. Il titolo di questa nuova pubblicazione é. “A convito nel mio cuore”. Il cuore, non muscolo, ma radar di quanto si trova ad ospitare, da cui è attraversato in tutte le sue molto numerose potenzialità. E’ coscienza, è sentimenti, è emozioni, è spinta per le decisioni… Augurare buona lettura, è poco. Meglio, sarebbe: buona esplorazione, buon discernimento di sé e di quelle proprie prospettive che valgono.

Auguri a tutti di un’indispensabile e pronta e lieta ripresa!

Luigino don

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