Newsletter - Ottobre 2018

♦   A giorni, chi si rivolgerà alla propria parrocchia, troverà di sicuro locandine e manifesti, con quanto Villa S. Carlo ha inteso anche quest’anno mettere “in cantiere” per i suoi fruitori. Per programmi più particolari che o le parrocchie, o associazioni, o movimenti, o gruppi particolari di persone, anche per coloro che volessero trascorrere qualche giorno “da tourista”…, o per proposte formative più specifiche, basta che gli organizzatori se ne facciano carico di attuare il passa-parola con chi ritengono interessato, e poi individui con la casa tempi e modalità opportuni.

♦   Allo scopo, si potrebbe poi far uso dei social, dello stesso sito della Casa. Bisognerebbe lasciarsi prendere un po’ di più dal desiderio di far giungere qualche contributo personale che renderebbe di sicuro meno pigro e di sicuro più coinvolgente quanto qualcuno potrebbe mettere a disposizione di tutti. I desideri buoni non vanno mai trascurati e respinti. Ci stiamo chiudendo parecchio in scafandri protetti. La comunicazione così, o diventa ovvia e banale e trascurabile, oppure il buon prezioso regalo di cui farci dono.

♦   Troppi son coloro che parlano tanto per parlare, parole al vento, che fanno solo rumore. Pochissimi coloro che, ascoltando, ne traggono un po’ di vantaggio. Non si superano i confini della cronachetta, quella che rischia di bruciare tempo e cuore soprattutto a chi pensa di essere interessante, donando l’ultima fake (= falsità, quando non di peggio!) all’incontenibile ascoltatore curioso di turno, che è spesso anche morboso..

♦   E’ stato ammirevole il lavoro materiale e di ben organizzato ordine svolto da Raffaele (è il nostro dipendente che cura soprattutto il grande parco) ed anche quello, ancor più radicale da parte degli amici di Enal caccia, cresciuti di numero e di entusiasmo per offrire una più esplicita ospitalità a coloro che sono interessati alla loro opera l’ultima dominica di agosto.

♦   Di carattere molto speciale sarà la scuola sindonica. InformateVene magari con un trillo di telefono: 0444.971031.

♦   Son già aperte le iscrizioni al percorso per i fidanzati. Coloro che intendono prendervi parte, dovrebbero passare di qua per un breve scambio e per dare l’eventuale adesione.

♦   Mi è stata comunicata, non molto tempo fa, la morte, quasi improvvisa di chi s’era frequentato, per circa un anno, con la donna che sperava diventasse la sua compagna di vita. A seguito di quel tribolato messaggio, risposi così:

“Al bene che della Tua storia di fatto rilevi, non va data alcuna sepoltura. Certo, prima o poi, dolenti e nolenti, questa nostra esistenza è chiamata a confrontarsi con la fine, ma come nuovo cominciamento. Aldilà dell’oscuro tunnel, del tutto inimmaginabile, la nostra vita ricupererà finalmente la sua pienezza. La nascita in Cielo, avrà tutto il sapore del compimento, della pienezza. Il mistero non andrà a coprire il nulla, ma a svelare, con la nostra trasfigurazione, la nostra vera e profonda identità. Ciao. Saluto anche il Tuo forte dolore di ora”.

♦   Tra morte e vita, il duello è sempre aperto. E, loro malgrado, fanno posto anche all’agonia. Da che parte schierarsi? è la domanda difficile, mai di risposte semplificate e banali. Gesù, ce ne ricordiamo, non ha intenzione di lasciarSi portar via qualcuno. Vivere con Lui, aiuti il nostro vivere come Lui.

     Potrebbe essere questo l’invito da far nostro il più possibile tutti. Stiamo andando a passo slanciato verso il Sinodo dei giovani. Non Vi pare che li stiamo chiamando troppo in causa, dal momento che hanno bisogno non di censori, ma di testimoni credibili? Adulti, non sonnecchiamo troppo, legittimando tutto delle nostre esistenze. La vita è scuola di apprendimento speciale e non finisce mai: sbagliandola, si sbaglia tutto, rischiando di compiere anche danni irreparabili.

     L’unico tema in grado di creare ancora storie belle di vita, per quanto usurato stia diventando: si chiama ancora famiglia, senza nuove aggettivazioni, o tentativi di nuove sistemazioni. Si stanno spopolando le grandi cattedrali ed anche molte chiese di qualità. I cristiani, ben convinti e meglio formati, oltre associazioni e movimenti, speriamo che avvertano sempre di più il richiamo delle loro radici e di quelle della loro fede. Ogni casa che abbia a diventare una piccola chiesa, dove, moltiplicando le opere buone, tutti abbiamo a sentire il fascino del “Vieni, servo buono e fedele…”.

♦   Un ultimissimo doppio richiamo: ottobre missionario, ottobre del rosario. Senza aggiunte, per il fatto che queste dovrebbero essere indicazioni del tutto radicate soprattutto nel cuore sensibile degli umili.

♦   Un affettuoso e caro saluto a tutti Voi e a tutti i Vostri.

Luigino don