Newsletter - Settembre 2019
° Salutiamo volentieri il mese che inizia e, con il sicuro aiuto del Signore, facciamo in modo che ci risulti piacevolmente efficace. E’ di fatto meglio partire sempre con Lui e, strada facendo, “scomodare” sempre Lui, in modo che ci faccia da punto focale di tutto quello che mente e cuore di ognuno/a si propongono di bene.
° Una premessa d’obbligo, da non dare per troppo scontata, da parte di tutti, ma soprattutto da parte degli operatori pastorali, dei quali forse, un buon numero, non ha potuto prendersi tempo neppur per una piccola pausa, in cui mente e cuore potessero cavarne un po’ di beneficio. Ci son sempre troppe cose da fare, anche attorno al campanile: si butta l’anima magari e non ci si verifica mai un attimo sul per chi e sul come, dando magari per scontati, o del tutto rimossi, momenti di preghiera, di meditazione, di formazione. E i campi-scuola e le sagre e poi la ripartenza dei gruppi, della catechesi, e son sempre più pochi coloro che si prestano... Tutto tocca lasciarlo al caso. Non c’è più tempo per niente di quel che giustifica e legittima la vita cristiana. Gli stessi nostri preti, sempre più affannati e mortificati dalle inevitabili corse, non riescono a farsi trovare sempre, anche in momenti irrinunciabili.
° Il battesimo ci ha avviati ad un’avventura, passata del tutto in subordine. Ciascuno, per la sua parte, ogni battezzato è un consacrato per la missione. Sembra essere il peccato più grande quello di farsi riconoscere cristiani. E così tutto scolora, tutto perde significato: non tocca a me, chi me lo fa fare, gli altri che si arrangino. E si diventa di un individualismo acre ed aspro. Semmai, lavoro per il pane, per la famiglia da mantenere, che, come negarlo?, sono ideali da incoraggiare. Sarebbero però esclusivamente questi i confini da riguardare? Aggiustàti io e il mio, il resto non mi interessa, né mi appartiene. Per non dire delle evasioni obbligatorie: palestra, bar, jogging, cane. In chiesa se ne vede lo scollamento ben evidente, ma capita lo stesso per la vita culturale, l’interesse politico, non appena viscerale, il servizio ai poveri… E, se non mi facessi troppo noioso, potrei continuare.
° Anche Villa S.Carlo si appresta a riaprire la sua missione. A presto potrete avere locandine e manifesti. Anche in questo caso, tutte le iniziative hanno bisogno di chi, convinto che ne vale la pena, si fa voce e invito per gli altri, o che non sanno, o che avrebbero bisogno di tentare qualcuna delle possibili proposte. Se le voci diventano robustose e forti, si potrebbe innescare un po’ più di coraggio. Semo sempre in pì pochi, è parola che, in ogni caso, mortifica, soprattutto quando qualche gruppo che viene da fuori, ci fa osservare: “Ma che bello! E’ tutto ben pulito. Si mangia bene. Siete davvero molto bravi. E poi le confessioni, le Messe…”. Anche in questo caso, si tratterebbe di un appello che ci piacerebbe farVi arrivare. Occorrerebbe dar incremento soprattutto a gruppi che, pur se impoveriti di presenze, sono tutti buone opportunità da non saltare, da non omettere.
° Avevamo tentato di cambiare turno per un percorso di fidanzati. Quello prossimo partirebbe il 22 di questo mese: Iscritte al momento ci sono solo 8 coppie. Ci daremo premura per affrontarlo a tutti i costi. Però anche il numero troppo esiguo fa una bella differenza. Speriamo che altre coppie provvedano a prenderne parte.
° Un’altra opportunità sarebbe ancora la Scuola della Parola. Sono rimaste in prevalenza molto poche le persone di partenza. E potrebbe essere fruttuosa la partecipazione anche di molti altri giovani che non avessero, loro malgrado, altro riferimento meglio orientato.
° Ci piacerebbe una più numerosa presenza anche ai turni, o più brevi, o più lunghi, di esercizi spirituali, quando, in particolare sono aperti per tutti. Villa S. Carlo, quando venne acquistata, più di 50 anni fa, fu un investimento “sudato”, soprattutto per questa proposta. Quest’anno pastorale ne sono previsti 10 con tanti posti. Si tratta di un regalone che, almeno una volta, potrebbe essere sperimentato da tutti. Torno a dire che è davvero un momento che si presta anche per dare qualche buona dritta alla propria vita.
° Anche le coppie per sposi adulti, tutte ammirevoli, avrebbero bisogno di sentirsi incoraggiate da nuovi subentri. Con loro cominceremo il 20 di ottobre prossimo.
° Per saperne di più, ci gioviamo anche quest’anno della disponibilità de La Voce dei Berici, di radio Oreb: son sempre puntuali nel rendere note le principali attività e proposte formative della nostra casa di Esercizi Spirituali. Desideriamo ringraziarli tutti perché ci consentono di segnalare ogni volta tutte le informazioni che possono riguardarci. Avendone possibilità però, questo lavoro qualcuno/a lo faccia anche in parrocchia: così arriverebbe più in fretta e meglio alla “base”.
° Alcune scadenze per le quali la liturgia ci vorrebbe in questo mese più sensibili ed attenti –
2 Nascita al Cielo di S.Claudio Granzotto. 5 Nascita al Cielo di S. Teresa di Calcutta. 8 Natività della Beata Vergine Maria, Patrona principale della Città di Vicenza. 12 Santo Nome della Beata Vergine Maria. Dal 13, le “Quattro Tempora”. 14 Esaltazione della Santa Croce. 21 Nascita al Cielo dell’apostolo ed evangelista Matteo. 27 S.Vincenzo de’ Paoli. 30 Nascita al Cielo di S.Girolamo, celebre commentatore e traduttore della Bibbia.
° La festa dei oto merita qualche riga più speciale. Il vescovo alla vigilia, dopo la preghiera in breve processione, si perita di presentare il piano pastorale dell’anno. La Sua voce rischia però di venir soffocata da tante altre, ritenute ben più allettanti. Dovremmo, invece, proprio lì sotto lo sguardo benedicente e amorevole di Nostra Donna, la Madre, implorare da Lei passione, fervore, letizia di cuore, coinvolgimento concreto, coraggio sereno nel servire il Vangelo di Suo Figlio, con il meglio della nostra coerenza, là dove ce n’è più urgenza per i tanti vuoti da cui la nostra esistenza viene continuamente insidiata.
Buon inizio, indomita ripresa, tanto bene
Luigino don