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Newsletter - Settembre 2022

°   Si ricomincia E non sembra affatto scontato. La galleria dei volti lo lascia intuire: anche chi ha potuto concedersi la legittima tregua, sembra non esser del tutto soddisfatto. Chi per un motivo, chi per molti altri, lascia trasparire molta, se non altro, qualche bella dose di trepidazione. Le impressioni che si raccolgono sono, in percentuale, ben timorose riguardo alla ripresa, per le poche certezze che circolano, in quasi tutti gli ambiti del vivere. Per le proposte pastorali, non sembra andar meglio. La pausa, dove è stato possibile, ha consentito anche l’attuazione di buone proposte, includendo però, nella maggior parte dei casi, numeri meno sostenuti, anche lì dove i convocati, “vite che stanno fiorendo”, son di solito anche più desiderosi di alternative formative gioiose. Qualche conclusione si esprimeva dicendo, alla men peggio: “nella vita si fa quel che si può!”; “meglio di così non si poteva”. E via con lo stesso passo.

°   Cosa fare e come fare per ricominciare? Qualcuno sembra aver venduto ogni eventuale entusiasmo, quando invece, proprio perché niente è sicuro, bisognerebbe avere più slancio e proposte meno stantie, più creative e coinvolgenti. I giovincelli fanno da specchio. Se, come sembra, son gli adulti ad essere meno motivati, più stanchi, più oberati in cuore, perché pesi e impegni, con le relative ricadute, sono in loro a promuovere la differenza, ai loro figli non passano che i loro umori, i loro sfiduciati desideri, i loro malfermi e insicuri progetti, e gli immancabili, relativi stati d’animo che ne conseguono. Le proposte stesse sembrano un castigo. Ma a furia di pensarsi creativi, originali, si rischia di proseguire a casaccio, senza né arte, né parte. Si butta via solo tempo. Ci vorrebbe, quanto meno, un’idea possibile, un perno, un gancio che assicuri un esplicito e verificato interesse, per non concludere con la fatidica sentenza:oggi non avete proprio voglia di niente. Il caos finisce per vincere, la malavoglia per trionfare, perché niente è riuscito ad accendere l’interesse del cuore.

°   Per non dover mettere la firma a questo eventuale stato di cose, proviamo a formulare agli operai della vigna ogni cordiale augurio per l’opera cui desiderano prestarsi. Vediamo di sostenerli con il nostro più esplicito incoraggiamento e, all’occasione, vediamo, se richiesti, genitori per primi, di offrirci a prestar loro una mano.

°   Il 7 settembre, il consueto pellegrinaggio a Monte Berico sarà l’occasione più solenne in cui il vescovo sottolineerà le coordinate essenziali entro cui far correre quest’anno pastorale della diocesi.

°     Il giorno successivo, 8 settembre, in tantissimi parteciperanno alla solenne ricorrenza in onore della Madonna di Monte Berico, patrona della città e della diocesi di Vicenza.

°   Un forte richiamo ci viene, e le parole lo sottolineano, dal Congresso Eucaristico Nazionale, che si celebrerà a Matera dal 22 al 25 di questo stesso mese. Il fatto che avvenga un po’ lontano, magari suscita un prezioso ripensamento e personale e collettivo: che cosa mi tiene tanto spesso lontano da questo centro importante per la vita cristiana? Potrebbe essere un interrogativo ineludibile da risolvere. Si tratta del mysterium fidei più eccelso ed eminente dei cristiani. Certo, ci resta invalicabile, incomprensibile, ma sempre e del tutto accessibile.

°   La bella ed ancora numerosa famiglia di AZIONE CATTOLICA sta preparando da tempo l’appuntamento che invita tutti, anche i non iscritti, su al Summano, per la ricorrenza del centenario in cui si volle erigere la grande croce, quale dolce ed invitante sentinella. Ci smuova tutti nella vita, tutti grati e riconoscenti, collegati fortemente all’amore con cui il Signore di tutti ci vuole tutti salvi. SARA’ IL 18 SETTEMBRE PROSSIMO. Sarà festa grandePER tutti, per un ripristino degli antichi propositi di fedeltà al Vangelo di Gesù, la cui sequela non conviene a nessuno né di trascurare, né tanto meno di ignorare, SEMPRE attuale com’è, anche per ogni nostro contorto e complicato e problematico e confuso oggi.

°   Da ultimo proviamo a toccare un problema tanto discusso e purtroppo molto trascurato. Si tratta della giornata mondiale del migrante e del rifugiato. E sarà il 27 del mese. Di parole, le più diverse ne son corse tantissime, ed ancora non trovano che poco, prospettive serene. Abbiamo tanti esperti di respingimenti: l’Italia è degli italiani. La maggior parte meriterebbe il plauso più pubblico per come accolgono e mettono ogni cura verso gli animali più diversi. Preferiscono poi culle vuote e gelide. E verso le persone realmente bisognose si permettono i giudizi più blasfemi e disumani. Risolvono tutto con i loro predicozzi di nessun profilo né social-economico e tanto meno politico. Tra alcuni anni l’Italia non sarà più degli italiani. Ne faremo due di Italie se rientrassero tutti gli italiani che, un tempo non lontano, furono costretti ad emigrare. E forse c’è ancora più d’uno che potrebbe raccontare quello che ha dovuto affrontare e subire per essere italiano.

°   Siamo ormai in prossimissima dirittura d’arrivo per un ciclo tematico di grande interesse, al quale mi permetto di invitare tutti per l’interesse che ha potuto svegliare in chi ha già partecipato. Ars Moriendi, è il tema di base che, alla morte, si rivolge come a sorella. S.Francesco la chiamava così. Apre infatti le porte della luce, perché possiamo giungere alla nostra più desiderabile destinazione. Le date: 02.10.2022 – 16.10.2022 – 30.10.2022 – 20.11.2022. Chi vuole, trova alle 8.00 la S.Messa e dalle 9.00 alle 12 può gustare le impegnative problematiche di sempre interessante attualità. SAREBBE GIA’ TEMPO DI ISCRIVERSI. Ci accompagnerà, come in precedenza, la d.ssa Monica Cornali, molto preparata, molto apprezzata per il suo gradito esporre.

°   Quando ben si comincia, si è già a metà dell’opera. MA BISOGNA RICOMINCIARE! Programmi non ne mancano, desideri belli e volontà ben esercitate, neppure! C’è tanto bisogno che tutti diamo la nostra generosa e migliore disponibilità e risposta, che tutti troviamo e inneschiamo il meglio della nostra intrepida disponibilità. Le nostre comunità si lascino spingere dal Cielo a mettere in campo il meglio della loro provvida generosità e perseveranza.

      A tutti giunga, nel segreto del cuore, l’invito del Signore: di posto ce n’è molto. Per Te, se lo desideri, ce n’è uno, solo Tuo, tutto molto speciale!                                                                                                                                         Luigino don

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