HO SETE
Come il cervo anela alle sorgenti delle acque,
così l’anima mia sospira a te, Dio.
Ha sete l’anima mia del Dio vivo.
Quando verrò e mi presenterò
davanti al volto del mio Dio?
O fonte di vita, vena d’acqua viva,
quando verrò dalla terra deserta
senza strade e senz’acque,
alle acque della tua dolcezza,
per vedere la tua potenza e la tua gloria
e saziare con le acque della tua misericordia
la mia sete?
Ho sete, Signore, sorgente di vita, dissetami.
Ho sete del Dio vivo.
Quando verrò e starò, Signore,
davanti al tuo volto?
Vedrò io
quel giorno di giocondità e di letizia,
giorno che ha fatto il Signore,
perché esultiamo e ci rallegriamo in esso?
O giorno preclaro che non conosce vespero,
giorno che non ha tramonto,
nel quale udrò la voce di lode,
la voce di esultanza e di magnificenza:
<< Entra nel gaudio del tuo Signore >>,
entra nel gaudio eterno,
nella casa del Signore tuo Dio...,
entra nel gaudio senza tristezza
che contiene l’eterna letizia,
dove sarà ogni bene e nessun male,
dove sarà tutto ciò che vuoi
e nulla di ciò che non vuoi,
dove sarà vita piena, dolce e amabile,
sempre memorabile;
dove non sarà nemico che ti osteggi
né alcuna lusinga,
ma somma e certa sicurezza,
e sicura tranquillità e tranquilla giocondità,
e gioconda felicità e felice eternità
ed eterna beatitudine,
e beata Trinità e unità della Trinità,
e divinità dell'unità
e della deità beata visione,
visione che è il gaudio del mio Signore.
O gaudio sommo,
gaudio che trascende ogni gaudio,
quando entrerò in te per vedere il mio Signore
che in te abita?...
Sant'Agostino
Liber solìloquiorum anìmae ad Deum; PL 40, 894