Festa per i 45 anni di Villa S.Carlo
Domenica 24 maggio, solennità dell'Ascensione del Signore, Villa San Carlo di Costabissara ha festeggiato i 45 anni dall'inaugurazione, avvenuta il 10 maggio 1964. La casa è rimasta aperta tutta la giornata, per chiunque avesse desiderato visitarla. La festa si è conclusa alle ore 18 con una Santa Messa concelebrata da don Luigino Bonato, direttore di Villa San Carlo, e da don Giandomenico Tamiozzo.
Durante la celebrazione sì è pregato in particolare per le Suore del Sacro Cuore di Maria che, arrivate fin dall'apertura della Casa, l'hanno servita fino a oggi e a luglio la lasceranno.
Nell'omelia, don Luigino ha richiamato il prezioso lavoro che Villa San Carlo ha offerto e offre a quanti vogliono frequentarla. Poi, nella preghiera dei fedeli, ha rivolto un pensiero all'ex direttore don Bruno Piubello e a suor Emiliana, andati oltre la soglia del tempo.
Gli animatori hanno ricordato il fondatore dell'Opera degli esercizi don Domenico Passuello e il suo vice don Piero Cailotto, ora entrambi a riposo nella Rsa Novello della Diocesi, e poi tutti gli animatori che hanno prestato servizio a Villa San Carlo, in particolare Vittorio Massaro, Dilda e Giovanni Mattiello di Asigliano. La celebrazione si è chiusa con il grazie caloroso e commosso di suor Giancarla, attuale superiora e con il canto dell'Ave Maria di Giuseppe Verdi eseguito da Cristina Baggio.
"Alcuni di noi, un piccolo "resto" ha detto suor Giancarla dopo quarantacinque anni sono ancora qui a ricordare questo annuale appuntamento, nella solennità dell'Ascensione del Signore". Ha avuto per tutti parole di vivissima gratitudine. S'è cercato di far memoria di quanti a questa casa sono fortunatamente ancora molto legati.
Si sono ricordati quanti, nel corso degli anni, ne hanno reso molto interessanti le molteplici proposte e iniziative. Un rimando del tutto particolare è andato agli animatori dei vari gruppi fidanzati e delle coppie di sposi.
Con l'andare del tempo, la frequentazione e l'interesse per la casa sono andati registrando ovviamente i codici tipici del nostro tempo: quelli cioè del "mordi e fuggi". Non è diminuito il numero dei frequentatori: si viaggia a tuttora intorno alle 14mila presenze annue.
S'è andato invece riducendo il tempo di permanenza. Soprattutto i corsi di esercizi spirituali, vanto degli anni antichi, rischia di trasformarsi in un'"araba fenice", privilegio per pochi, pochissimi, a partire dagli stessi nostri preti: non più di 20 nel 2008. Questo dovrebbe farci riflettere, poiché ritengo che oggi, in questo mondo dell'attivismo frenetico, si dovrebbe registrare un bisogno ancor più avvertito di momenti intensi per riflettere e per domandarci: "Dove stiamo andando? Che senso ha la nostra vita? Come la stiamo vivendo?"
Penso che, come ai tempi del carissimo don Domenico Passuello, sia opportuno ricostituire attorno a Villa San Carlo il "Gruppo degli animatori di spiritualità", avendo riscontrato la sua validità, specialmente all'inizio del funzionamento della Casa. Provenienti dalle varie parrocchie della diocesi, essi proponevano, organizzavano e accompagnavano vari gruppi di persone ai corsi di esercizi, sia pure brevi, che la Casa proponeva. Molti erano i corsi che si organizzavano e molti i partecipanti.
Certo, oggi siamo in altri tempi e si respira un'aria diversa. Se però si ritenta, con uno stile rinnovato e modalità diverse, coinvolgendo persone con predisposizione alla spiritualità e scegliendole nei vari gruppi ecclesiali, in particolare nell'Azione Cattolica, qualche cosa si potrà ottenere. A me sembra che oltre all'impostazione dei programmi della Casa e alla loro conduzione, il direttore e i preti che sono qui - e sono tutti di alta spiritualità - debbano anche farsi carico di formare e preparare laici per questo tipo di servizio. I documenti conciliari e il cammino che la Chiesa sta percorrendo, (un cammino volto a creare una coscienza di corresponsabilità nei laici), li chiamano a testimoniare e a partecipare alla diffusione del messaggio evangelico. Del resto, ciò non avviene già attorno alle comunità religiose, che scarseggiano di vocazioni e nelle nostre comunità parrocchiali?".
Nell'opuscolo scritto da don Adriano Toniolo in occasione del 25' anniversario dell'inaugurazione di Villa San Carlo, si legge che il vescovo Carlo Zinato, annunciando alla diocesi l'avvenuto acquisto di villa Bissari per destinarla a casa di esercizi spirituali, la definì "un centro di formazione spirituale e di preparazione apostolica (come un Seminario per laici), scuola di alta qualificazione, centro di formazione culturale e religiosa, luogo raccolto di preghiera e di ritiro per restaurare le energie spirituali intiepidite dal ritmo della vita quotidiana".
Per tanti anni le Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria hanno operato condividendo profondamente le convinzioni del vescovo Zinato e dei suoi successori. Fra poco più di un mese esse lasceranno la Casa e il prezioso servizio prestato generosamente in questo tempo. Per noi, quindi, è un momento di mestizia. Ma se questa è la decisione presa, non ci resta che accettarla e dire loro il nostro sincero e grande grazie. Grazie per il lavoro svolto con grande amore, dedizione e spirito di collaborazione. Siamo però anche coscienti che il nostro grazie è poca cosa al confronto di quanto hanno fatto sia tutte le sorelle che via via hanno operato a Villa San Carlo, sia la Congregazione che ce le ha donate. Siamo comunque convinti che, oltre all'accompagnamento della nostra preghiera, esse riceveranno da Dio, che le ha chiamate a questa vita di consacrazione e di donazione, il premio a loro promesso, come dice Gesù agli apostoli (Luca 10,20): "Non rallegratevi perché i demoni si sono sottomessi a voi, rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli".
Chiampo