Istituto di vita consacrata "Unio filiarum Dei"
1. Con il cuore traboccante di gioia e di riconoscenza dico grazie al Signore per l’amore di predilezione nei miei riguardi chiamandomi a seguirlo più da vicino nella donazione totale della mia vita a Lui e ai fratelli. L’accoglienza di questo amore, dicendo il mio “sì”, ha mirabilmente trasformato la mia vita. Cammin facendo scopro la gioia. (PMT)
2. La mia vocazione è lo sviluppo della mia fede, che si innesta in un patrimonio spirituale trasmessomi assieme a tanti altri valori, e le cui origini sono in un passato che mi trascende.
La chiamata di Cristo ad uniformarmi sempre di più a Lui, continua a manifestarsi ogni giorno nella ordinarietà della vita, attraverso le mie predisposizioni naturali, il lavoro della grazia e le situazioni esistenziali della Chiesa e del mondo in cui mi trovo inserita.
Cammino dietro a Lui mettendo i miei piedi sulle orme della sua povertà, castità, obbedienza privilegiando, la dimensione dell’Incarnazione, per condividere la vita dell’uomo qualunque e per costruire il Regno di Dio nell’oggi servendomi degli strumenti della storia. Cammino fiduciosa di contemplare il Suo Volto, anche se la Sua presenza rimane sempre un orizzonte. Cammino gioiosa nella scoperta progressiva del Suo progetto su di me, lasciandomi modellare da Lui che mi va continuamente facendo. (T.R.)
3. Quasi trentenne non avevo ancora una linea precisa da seguire quando un sacerdote, ad un corso di esercizi, mi ha fatto conoscere l’UFD. I primi approcci, la preghiera, la frequenza ai sacramenti, la vicinanza di qualche persona che già vi faceva parte mi hanno fatto vedere più chiaramente la strada che avrei poi intrapreso. Mi ricordo il giorno della mia consacrazione: tutto era bello, tutto sembrava facile, realizzabile; avrei voluto anch’io ripetere con Pietro: “E’ bello stare qui, facciamo le tende”. Un sacerdote quel giorno, vedendomi commossa e contenta, mi disse: “Si ricordi d questo giorno durante la sua vita”. (A. B.).
4. Nella pienezza dell’età si è aperta per me l’esperienza dell’Istituto Secolare U.F.D. Mai come oggi sento che la consacrazione nel mondo mi impegna ad una testimonianza evangelica esigita da quanti, credenti o no, mi vivono accanto. (G.L.)
5. A 19 anni mi sono incontrata con la responsabile dell’Istituto UFD e l’incontro con questa nuova realtà mi ha messo in cuore una certa curiosità. Non è facile capire il vero valore di questa forma di vita consacrata, anche perché nessuno ne parla…
Il Signore mi ha fatto capire che con questa consacrazione potevo soddisfare le esigenze che mi portavo dentro di una totale donazione a Dio e ai fratelli. (I.C.)
Lo “specifico” della consacrazione secolare
in poesia, scritta da una di loro
Presenze Semi di contemplazione noi siamo gettati nel mondo sprofondati nel buio in attesa di essere luce con Te. Vasi di silenzio noi siamo in attesa di essere calici traboccanti di gioia per donarla a chi a sete di Te. Fiori di campo noi siamo in attesa di essere raccolti e mazzi d’amore formare per Te. Pani azzimi siamo da mille spighe formati per essere dono pasquale a chi ha fame solo di Te. Corde d’arpa noi siamo in attesa di sprigionare il canto delle beatitudini sulla terra e nel cielo perTe. (M.L.A.) |
La vita ha senso solo se si vive per Qualcuno Per te, chi è Gesù? Non è forse quella voce che ti parla dal profondo della tua inquietudine? |
Proseguendo la lettura degli Atti, sopra citati, ha capito che:
La loro spiritualità è la "contemplazione nell'azione". Si sentono chiamate a stare unite al Signore, ad averlo costantemente davanti agli occhi nella loro vita attiva, senza segregarsi dal mondo. Sanno che l'efficacia del fare e la testimonianza da dare dipendono da una vita interiore profonda.
La loro “missione” viene dal condividere l'atteggiamento di Gesù inviato dal Padre a questo mondo: "Dio ha tanto amato il mondo da mandare suo Figlio, e il Figlio ha dato la vita per mondo”.
Dicono che questa è anche la caratteristica di tutti gli Istituti Secolari i cui membri restano inseriti nel mondo per essere fermento evangelico, vedono il mondo come storia degli uomini, come comunità umana, come realtà di creature fatte ad immagine di Dio anche se ferite dal peccato. Sanno che il mondo è da amare e nel quale ricercare la presenza dei germi del Regno anche là dove sembra che non ci sia.
Un passaggio dell’omelia di un vescovo che le ha incontrate dice: "Sorelle carissime, è questa la grazia nella quale vi trovate: il carisma specifico del vostro essere figlie di Dio. Voi lo vivete nelle vostre chiese, rivelandolo fonte vera del vostro impegno di santificare la realtà della vita quotidiana, per santificare le realtà terrestri. Si sveli nelle nostre comunità la vostra vita nascosta con Cristo in Dio e diventi suasivo e pressante invito ad altre giovani perché abbiano la gioia di condividere la vostra scelta di amore".
Grazie della cortese attenzione
Chi fosse interessata ad approfondire la spiritualità che qui viene solo molto succintamente indicata, può giovarsi dei seguenti numeri di riferimento: 347/1834632 ; 380/ 5052104- E-mail: ritatonel@libero.it
via Mengaldo 2 - 31100 Treviso