Newsletter - Giugno 2022

°     Un cuore include e chiama l’altro. Quello di Maria, la madre, ha fatto da centro del mese di maggio. Ora giugno mette in evidenza il Sacro Cuore del Figlio. I due cari riferimenti sono un appello affettuoso anche al cuore di ciascuna/o di noi. E’ un protagonismo speciale e particolare quello cui ci chiamano i due cuori così intensamente e profondamente rivolti, oltre al Cielo, anche a tutti noi. I due cuori vivono di abbondanza eccedente anche per tutti noi. Nei libri santi, più che farci da indicatore delle emozione, degli affetti, dei sentimenti…, il cuore è l’arsenale più potente dei pensieri, del discernimento, del “che cosa ne stai facendo della Tua vita? Ti rendi conto che devi essere lucidamente consapevole, perché sei responsabile di quello che la vita ti propone, e di quanto la vita degli altri viva in stretta relazione con le creature del mondo intero?” O ritieni che ne puoi fare quello che Ti pare e piace, la puoi manipolare, orientare ad una stucchevole superficialità, che non può assolutamente farTi risuonare quella voce, dolce e sublime, che, sola può suggerirtene il senso, la prospettiva, lo scopo migliori…?

°     Da chi prendi lezioni e suggerimenti per il Tuo essere globale? Se poi  pensi, anche solo per un attimo, che la vita Ti è stata donata e, per primi, non puoi, non devi bypassare coloro che Te l’hanno fatta germinare e ti fai pensoso, quanto basta, per intendere che non dura che il tempo in cui giungi forse ad esplicitartela, che è una sola e che la morte non è il traguardo finale, pur se lascia il cuore molto in pena, che va invece ben Oltre, dove è attesa per il suo compimento, per godere cioé finalmente della felicità più sublime, pur se misteriosa, che conviene prepararsi anche a questo appuntamento, vivendo di estrema coerenza e bontà verso tutti, anche nei confronti di colui che si fosse dichiarato Tuo nemico per sempre, non si desidera complicarci niente, ma diventare leggeri, essenziali, fiduciosi e quant’altro ci fa esercitati ad essere come il Figlio e come questa Madre benedetta che può rigenerare anche noi, questo è davvero il dono più grande per prepararci a riceverlo.

°     Mi ha fatto molto male vedere in un recente TG della sera, i disastri gratuiti in terra di Ucraina, dolorosissimi da qualunque punto di vista, subito seguiti dall’euforia vuota, e per me del tutto fuori luogo anche per il tempo di esibizione, che tra schiamazzi, incontenuta ebbrezza di chi festeggiava lo scudetto, dopo 11 anni, da parte del Milan. Un paradosso di profilo tanto basso, secondo me, che di più sciocco non poteva esibire di questa epidermica festosità.

°     Se volessimo dare spazio sufficiente alle ricorrenti solennità e feste liturgiche del mese, lo spazio non riuscirebbe a dar ragione della loro profonda significatività all’interno della vita cristiana. Mi limito a darne fuggevole nota:

• Domenica di Pentecoste (5 del mese): conclude il tempo di Pasqua e da inizio al tempo ordinario. Mercoledì, venerdì, e sabato della settimana successiva, si celebrano le tempora, per ringraziare e propiziare per i frutti di stagione e per le fatiche che il tutto richiede a chi vi pone premura e disponibilità tanto esigenti.
• Domenica della SS.Trinità (12 giugno), Il 13 festa di S.Antonio: Vicenza attua il pellegrinaggio a Padova.
• Festa del SS.Corpo e Sangue di Cristo (domenica 19 giugno)
• Natività di S.Giovanni Battista (23 giugno)
• Sacratissimo cuore di Gesù (venerdì 24 giugno)
• Santi Pietro e Paolo, apostoli (29 giugno)

°   Un cenno affrettato meriterebbe anche il fatto che spesso son sempre più numerosi quelli, come si diceva fino a qualche tempo fa, che non osservano “il precetto festivo”. Tanto dispiacere suscitano chiese parecchio vuote, o del tutto disabitate, proprio quando la comunità cristiana dovrebbe riconoscere ed avvertire la necessità dei doni dell’Eucaristia, che dà vita, e della carità che tutti potrebbe ben assemblare per la lode ed il rendimento di grazie, nel tempo in cui la vita ci porta di necessità fuori di chiesa.

°   Con il 5 prossimo, concludiamo la preparazione al matrimonio da cristiani. Sono state ben 29 le coppie che vi hanno partecipato. Le lodo tutte e tutte le ringrazio con il cuore in mano. Certo, il matrimonio, per le difficoltà di molte situazioni, va più in là di un tempo recente. La convivenza è quasi per tutti normale. Non pochi sono anche coloro che hanno dato vita ai loro cari bimbetti. L’epoca è in vistoso cambiamento. Più che di sanzioni, i nostri hanno bisogno di trovare buone motivazioni per fare questo passo di grande, e spesso complessa, responsabilità. Più che di rampogne, hanno bisogno di una esemplarità rispettosa e riguardosa. Hanno bisogno di ascolto. D’altronde, le stesse prediche, a quanti riescono di far cambiare lo sguardo di fede?

°   Villa S.Carlo non sta “sbaraccando”, pur se i frequentatori sono vistosamente in calo, soprattutto con l’estate. Non desideriamo suscitare speranze fasulle. Ma, in diocesi, è forse l’unico luogo in cui si possono rinsaldare propositi, nutrire scelte di vita che, per via delle complicazioni del vivere, si perderebbero facilmente di vista e di interesse. Desideriamo dar radici alla speranza: più che una virtù, è una lotta, non di quelle bellicose, ma verso se stessi, i propri ripiegamenti e compromessi, le scelte da due soldi e quant’altro che, pur se tutto più facile, non crea futuro buono e giovevole. Bisognerebbe che, sul campo, alcuni potessero farsi voce forte per reggere l’indispensabile passa-parola, a livello parrocchiale e/o di unità pastorale e organizzare per tempo qualche richiesta che si desidererebbe riuscire a sostenere per tempo. I grazie, li sentite?, è l’aria stessa che Ve li esprime.

°   Stiamo pensando, con la d.ssa Cornali, di stampare anche i temi del corso avanzato che, con larga partecipazione e vivo interesse, è stato completato di recente e che verso ottobre (le date son già state individuate), verrà, speriamo, riproposto. I desideri condivisi danno, in genere, frutto. Vedremo anche di darVene, sul “dopo-ferie” le informazioni adeguate.

A tutti, bene “a sacchi” per quanto di bello e di buono riuscite a diffonderne!

Luigino don