Newsletter - Maggio 2023

°   Maggio – Anche ai più distratti vien spontaneo ed immediato declinare maggio con S.Maria, “la piccola di Dio”, la Benedetta più eccelsa di tutte e di tutti. La tradizione vince anche la liturgia. Sarebbe in realtà il periodo di Avvento a tenere in prima evidenza la figura e l’opera di Lei, qual genitrice di Gesù, “il Signore della vita” divenuto del tutto ed in tutto uno di noi. Questo simgolare dato la tradizione più diffusa, lo commemora, per quel che comporta, nell’intero mese di maggio. Certo, per Lei e per noi, legatissimi alle Sue dolci e materne amorevolezze e carezze, ogni tempo ci torna ottimo nel ricorrere a Lei. Come bimbi, molto spesso, La implichiamo anche in faccende e situazioni soltanto temute, o per le quali, avvertiamo il bisogno di trovarcela sicura alleata e mamma tanto speciale.

°   E’ maggio, ad ogni buon conto, il mese che autorizza i più, a consacrare in mille varianti questo particolare tempo, facendo capo, in particolare, ai capitelli che Le son stati innalzati. La stagione si apre. Il fondale Glielo si rende così prezioso, soprattutto per il come della civiltà prevalentemente contadina che ne volle, con la miglior ambizione e gradevole insistenza, la pratica. In maggio i lavori più gravosi rallentano, la natura provvede al massimo ogni sua resa, facendo fiorire il meglio anche dei fiori più semplici ed impensati. A chi lo desidera, davvero non manca nessuna possibilità per fare di maggio il tempo Suo, o meglio, il tempo nostro per Lei, per rendercela sempre di più affabile e benevola, soprattutto quando la vita intreccia non poche forme del “male di vivere”, cui sembra impossibile far fronte, pur cercando di debellarne le conseguenze, che tanto tutte ci incupiscono e disarmano.

°   Le forme del male si stanno moltiplicando, mettendo a soqquadro la propria personale armonia e rendendo desolata anche quella di chi se ne potesse/dovesse prendere cura, costretto a mettersi in gioco,, anche per le poche risorse umane di cui le famiglie oggi dispongono. Il problema sembra divenuto irrisolvibile, o complesso comunque, a causa dei disagi incalcolabili cui sembra sempre più difficile poter mettere cuore e mano.

°   Un dato poi, più che manifesto, è il crollo della spiritualità che, unica, abbia a dare impulso al dono di sé. E’ cultura selettiva quella in cui ci stiamo trovando a vivere: ad emergere è lo scarto di quanto l’avesse a richiamarne l’importanza. La Trascendenza sembra essere sempre più obnubilata. La spiritualità, “pace per quella fatta di miracolismi, di traveggole, in grado di suggerire a Dio come esercitare il Suo compito, come deve comportarsi…”, sta per essere non poco coltivata, trascurata, quasi del tutto soppiantata… La fiducia sta finendo per farsi del tutto desertica, la preghiera per essere “pane da bigotti creduli”, la formazione delle coscienze è quasi completamente disattesa, del tipo: “va bene tutto, non va bene niente”. Ogni furfante in economia sociale, che sa, truffando, rendere ben fornito appena il proprio portafogli, va applaudito in scena aperta ed anche dietro le quinte dell’ingiustizia più plateale da praticare ad ogni passo.

°   La più alta percentuale di miscredenza è riconosciuta oggi alle donne, siano o non siamo anche mamme. Una volta le si diceva “angelo del focolare”. Ce ne sono di focolari molto ben curati, per la verità, ma che non non danno fiamma alcuna, essendosi forse convinte che tenerla accesa, la Tua vita che mai ci guadagnerebbe? Così pensando, facendo, di quali prospettive si farebbero mai esemplari?

°   “S.Maria di questo maggio, prova a ripristinare quelli stati di grazia in grado di scuoterci e di provare a trasformarci tutti in meglio. L’aiuto Tuo ci è necessario. Non ci mollare, se noi siamo a rischio di farlo con Te e con il Cielo di Dio. Non lasciarci vittima dei nostri vuoti e (scusa!) stupidi orgogli, delle nostre plurime superbie che ci fanno capaci di vivere anche senza Dio, come se Dio fosse un inutile rebus”.

°   Tra le molte proposte ed iniziative di questo mese di maggio, ci aiutereste, se ne passaste i dati anche ad altre/i: alcune, in particolare, potrebbero essere davvero interessanti e ben più che utili.

°   In anticipo Vi passo anche una proposta che sta trovando credito ed interesse. Vi saranno fornite le date per tempo. Fateci tutti un pratico pensiero, iscrivendoVi. All’inizio, sul settembre prossimo dell’anno pastorale, la d.ssa Monica Cornali è ben disposta ad accompagnarci in uno dei suoi speciali percorsi. “Vivere la morte come sorella”. Se posso insistere, Vi vorrei invitare davvero tutti: ne vale proprio la pena!

°   Vi devo un invito interessato: a breve ricorrono diversi anniversari delle proposte legate al tanto bene che, fin dall’inizio, hanno qualificato la vita della S.Vincenzo di Paoli. Lo spazio ristretto non mi consente di dilungarmi, anche se meriterebbero un plauso anche da parte della nostra intera diocesi. Mi limito a segnalarVi un tratto del pensiero di Federico Ozanam, che si dette tutto a quest’opera: se la consumò in soli 40 anni. “Carità e giustizia vanno di pari passo. Ci vuole un coraggio ben lucido di impegno sociale e politico di primo piano (…). Nessuna società, in nessun tempo, può accettare la miseria come fatalità, senza che il suo onore non ne sia colpito. La situazione dei poveri è realmente al peggior confine e cerca un impegno di volta in volta più efficace, per aiutarli a crescere come uomini”-

A quante buone possibilità, che ci riguardano, ci orienta la vita!

Non ne mandiamo nessuna in pensione, se ci capitasse di ritenerla trascurabile.

S.Maria, e lo Spirito che l’ha sempre sostenuta, faccia anche di tutti noi creature umili e più coerenti.

Luigino don