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Newsletter - Dicembre 2018

♦   Per chi non è troppo distratto, questo mese registra come importante la realtà dell’avvento di Gesù nella nostra vicenda terrena. E’ nato sarx  come noi (= carne, nel significato che al termine dà però il libro sacro), perché noi potessimo nascere in Cielo. L’avvento di Gesù nella nostra storia è la grande, sorprendente e rivoluzionaria novità di cui Egli ci vuole convinti: “Non viene a condannarci, ma a salvarci”. FarGli posto significa tenerci sicuri al Suo riparo. AttenderLo, anche in questo momento, perché mai ha pensato, neppure per un attimo, di lasciarci soli, o di ignorarci. Per Lui siamo una realtà tanto preziosa. Senza farci forza, non respinge nessuno dalla stretta amorosa delle Sue mani carezzevoli. E’ un esercizio quindi da tenere sempre attivo, ogni giorno, in qualunque situazione. Egli ha fatto e fa Sua ogni nostra causa. Vivere alla Sua Presenza, cercare il Suo Volto, amarLo, pregarLo è realtà quanto di più importante e bella per la nostra vita. “Amando Eum, efficimur dii” (= amandoLo diventiamo dèi anche noi). Così si esprime S.Agostino.

♦   Ogni avvento altro di meglio non potrebbe fare per noi, che tenerci in costante esercizio per accoglierLo come la perla di incalcolabile valore, il Tutto mio, come ha creduto bene di fare Maria, Colei che, solo viscere di amore, fu scelta per esserNe la madre. E’ vissuta per Lui, anche quando ci voleva una fede senza fondo. Dovremmo farlo ogni tanto il confronto della nostra relazione con Gesù, con quella che la Madre Sua ha intessuto con Lui. Buttare la nostra vita per Lui, ci porta, oltre che a farci anche noi figli nel Figlio, a far sì che la nostra vita non sia una vita qualunque, ma una vita orientata soprattutto al Paradiso che Gesù e Maria ci incoraggiano ad ambire, come meta ineguagliabile.

♦   La venuta di Gesù sulla terra è evento isolato, singolare, ma sempre in atto: “Io sarò con voi, sempre!”. E’ la Sua presenza che ci rende cittadini di cieli nuovi e di terra nuova, se noi ci lasciamo convertire sempre di più. E’ Lui la condizione perennemente nuova, certo tutta misteriosa, che ci consente di vivere sempre alla Sua Presenza: adesso in speculum et in enigmate (come in uno specchio e in un abbozzo di immagine), poi in visione del tutto chiarissima.

♦   Ed arrivò anche il difficilissimo Natale. Con il canto sì degli angeli, il belare tenue ed arrendevole delle pecore, il cielo tra i più azzurri, in misero luogo, con poverissima gente, ricca tuttavia di splendido intuito, a celebrare l’evento senza pari.

♦   Il Figlio del Cielo, figlio dell’uomo, pur tanto coinvolto, sembra perfino trascurabile, ignorato e respinto dai più. Un bimbo che nasce fa la gioia di tutti. Ma quanti, come Gesù, sono considerati del tutto merce di poco conto, oggi più che mai. Se l’avvento è di pochissimi interessati, il Natale rischia di essere quasi una beffa. Il Festeggiato è talmente dimenticato da essere appena un pretesto, un’occasione anche legata a tante belle tradizioni, ma quasi completamente falsata, molto ipocrita. Invece di farci ricuperare da Lui, consapevolmente e con grande desiderio di Lui, è tutto il resto a prendere il sopravvento, a sequestrarci, con vistosi e vuoti buonismi che ritengono fondamentale appena qualche buon sentimento di giornata, perché la vita dev’essere, almeno qualche volta, per forza altra.

♦   Questo Natale possa farci un altro prezioso rilievo. Gioia magari sciocca e tristezza, un clima speciale e trepidazioni forti, compagnia e isolamento, solitudine languente e desolata, mezzi a disposizione all’eccesso, miseria nera, salute e malattia…, a Natale diventano richiami più evidenti nel segnare tante contraddizioni. Tante vicende potrebbero essere risanate, se al Bimbo di Betlemme non togliessimo perfino il respiro. Le Sue suggestioni sono tutte molto significative: dovremmo, se poco poco, di volontà credibile, un po’ praticare.

♦   L’intenzione era quella di ripensare per bene la solenne festività cristiana, per non cedere troppo frettolosamente alla incoerenza, appena alla facciata che vende per buono lo stesso eventuale marcio che tiene ben celato per dentro.

♦   Ai nostri giovani Villa S.Carlo offre, subito dopo Natale, un turno quanto mai prezioso di esercizi spirituali brevi, di solito molto ben vissuti ed apprezzati. Provvedete per tempo a darVi in nota.

♦   Ci sarebbe anche per loro poi, ogni 3^ domenica del mese la Scuola della Parola, cui sta venendo meno un po’ di fiato. Farebbe molto bene anche per il metodo che viene seguito. Ed anche per come Federica riesce a renderla viva.

♦   Il 13 gennaio partirà anche il 1° cammino per fidanzati: le iscrizioni sono già aperte.

     Con slancio, mi raccomando!

Luigino don

Auguri affettuosi a tutti, a cuore intero!

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